Ricchezza e Potere La Tomba Galeassi di Palestrina
Palestrina - Complesso degli Edifici del Foro - Piazza Regina Margherita - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale
12 novembre 2016 - ore 16,00 - Conferenza
La conferenza presenta per la prima volta al pubblico lo studio complessivo dei preziosissimi oggetti di corredo della Tomba Galeassi di Palestrina, a più di 150 anni dalla loro scoperta.
Si tratta di una delle più importanti sepolture del periodo orientalizzante rinvenute nel Latium Vetus, celeberrima per le straordinarie oreficerie che ha restituito, che evidenziano la ricchezza ed il potere dei personaggi dominanti della società della antica Praeneste nel VII e VI secolo a.C.
La tomba fu scoperta nell’ottobre del 1863 a Palestrina, nella necropoli della Colombella, nel vigneto Galeassi.
Laura Ambrosini, nota studiosa di antichità etrusche ed italiche, ha accertato che l’insieme degli oggetti finora ritenuti un unico corredo in realtà sono da riferire ad almeno quattro diverse sepolture femminili, databili tra il primo trentennio del VII alla fine del VI secolo a.C.
A causa del suo lunghissimo utilizzo, dalla seconda metà dell’VIII a.C. fino alla tarda età repubblicana, la necropoli accolse centinaia di sepolture, spesso molto ravvicinate e sovrapposte: per questo, probabilmente, durante lo scavo della “tomba Galeassi”, furono in realtà confuse più deposizioni contigue.
Per la prima volta, inoltre, lo studio ricompone l’insieme degli oggetti rinvenuti dal Galeassi, in gran parte venduti nel 1865 ad Augusto Castellani, orafo e mercante antiquario di Roma, e oggi divisi tra il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma e il British Museum di Londra. Invece un’altra parte, venduta ad un altro noto gioielliere romano, Giovan Battista Milani, purtroppo non è più rintracciabile.
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