Gaeta (Lt) - Visite guidate alla mostra “Tessere la Speranza”

Museo Diocesano di Gaeta, piazza Cardinale Tommaso de Vio, n.7 - SABAP-RM-MET e Museo Diocesano di Gaeta

sabato 16 settembre e giovedì 21 settembre 2017, ore 18.00 - visite guidate

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In alcune serate di settembre, Enrico Ranaldi e Maria Grazia Bottoni accompagneranno il pubblico in percorsi guidati nella mostra Tessere la Speranza seguendo alcuni temi specifici ispirati dalla spiritualità delle preziose vesti esposte

sabato 16 settembre, ore 18.00:
“La bellezza salverà il mondo”(Papa Francesco)

I Greci ci hanno lasciato una grande eredità: ogni essere è unum, verum et bonum, perché si mostra così come di fatto è; buono, perché svolge bene il suo compito insieme agli altri aiutandoli a esistere e a coesistere.
Più tardi nel Medioevo i padri della chiesa e specialmente San Bonaventura, prolungando una tradizione venuta da Dionigi Areopagita e da Sant’Agostino, hanno aggiunto all’essere un’altra caratteristica trascendentale: pulchrum, cioè bello. Certamente S. Francesco che aveva cantato le bellezze del creato attraverso l’esperienza personale, ha arricchito la nostra comprensione dell’essere con la dimensione della bellezza.
Uno dei grandi estimatori della bellezza è stato Fiodor Dostoevskij. La bellezza era così centrale nella sua vita, ci racconta Anselm Grun, monaco benedettino e grande spiritualista, nel suo ultimo libro “Bellezza: una nuova spiritualità della gioia di vivere” (Vier Turne Verlag 2014) che il grande romanziere russo andava almeno una volta all’anno a vedere la bellissima Madonna Sixtina di Raffaello. Rimaneva a lungo in contemplazione davanti a quella splendida figura. Questo fatto è sorprendente, dato che i suoi romanzi penetrano nelle zone più oscure e perfino perverse dell’animo umano. Ma quello che lo spingeva, in verità, era la ricerca della bellezza, e per questo ci ha lasciato la famosa frase: “La bellezza salverà il mondo” che appare nel libro “L’idiota”. Per Dostoevskij il contrario di “bello” non era “brutto” ma utilitaristico, lo spirito di usare gli altri e così rubar loro la dignità. Bellezza è più che estetica; possiede una dimensione etica e religiosa. Papa Francesco ha dato speciale importanza alla trasmissione della fede cristiana attraverso la via Pulchritudinis (la via della bellezza). Non basta che il messaggio sia buono e giusto. Deve essere anche bello, perché solo così arriva al cuore delle persone e suscita l’amore che attrae, (Esortazione La gioia del Vangelo, n.°167).

Giovedì 21 settembre 2017, ore 18.00:
“L’uomo che si esprime artisticamente coglie qualcosa di Dio” (Paolo VI)

Gli abiti delle Madonne sono opere di grande valore artistico, attraverso cui si sente l’eco della storia e della tradizione religiosa. Si scopre lungo il percorso della mostra un connubio tra fede e bellezza, valori religiosi ed estetici, leggi morali e regole della creatività.

NFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

Museo diocesano 0771.4530233 - 389.6328282

beniculturali@arcidiocesigaeta.it

Biglietto Museo: 3 €.