“Tessere la Speranza. Le vesti celesti in Aracoeli”

Basilica di S.Maria in Aracoeli, Scala dell’Arce Capitolina 12 (Roma) - SABAP-RM-MET-Parco Archeologico del Colosseo-Centro Culturale Aracoeli dei Frati minori

9 marzo 2018, ore 17.30 (fino al 4 maggio 2018) - Inaugurazione Mostra

Invito Aracoeli Tessere la Speranza
Invito Aracoeli Tessere la Speranza

Giunta alla sua sesta edizione, la mostra “Tessere la speranza” è ospitata nella Basilica di S.Maria in Aracoeli, luogo simbolo del valore religioso ma anche storico-culturale della città di Roma. L’inaugurazione, prevista venerdì 9 marzo alle ore 17.30, aprirà le porte a “Le vesti celesti in Aracoeli”, grazie alla proficua collaborazione tra Soprintendenza, il Parco Archeologico del Colosseo e il Centro Culturale Aracoeli dei Frati Minori.

La nuova esposizione presenta, seguendo il percorso di approfondimento sul tema delle “madonne vestite”, gli esemplari di simulacri con le loro vesti preziose della Vergine del Rosario, dell’Addolorata, provenienti da tutto il Lazio e porta all’attenzione del pubblico per la prima volta gli abiti del Bambinello della Basilica dell’Ara Coeli e quelli della Madonna del Carmine in Trastevere.

Il Bambinello dell’Ara Coeli è uno straordinario documento della devozione del popolo romano caratterizzato dalla miriade di ex voto che ricoprono la veste di broccato. La statuina, portata dal clero nelle case romane che ne richiedevano l’“assistenza”, “soccorreva” gli ammalati ed era omaggiata anche dai piccoli fedeli romani con la recita periodica di poesie. La Madonna del Carmine di Trastevere, detta la “Fiumarola”, testimonia la “vestizione reciproca” con il popolo, mostra e porge ai fedeli lo ‘scapolare’, un pezzetto di stoffa che si appende al collo e che rappresenta, oltre a un oggetto devozionale, una forma simbolica di ‘rivestimento’ che, richiamando la veste dei carmelitani, contraddistingue chi si affida alla Vergine. 

“Tessere la speranza” nasce come progetto di restauro ed espositivo a partire dal recupero, effettuato dalla Soprintendenza, della Madonna del Rosario degli inizi del XVIII secolo conservata nella Chiesa di S. Andrea Apostolo a Vallerano (Vt), danneggiata dal sisma del 30 ottobre 2016.

La mostra ha illustrato l’intensità delle creazioni artistico-artigianali legate alle “madonne vestite” presenti sugli altari di molte chiese, in particolare del centro e del meridione d’Italia.

Dopo la prima edizione romana a Palazzo Patrizi Clementi, sede della Soprintendenza, incentrata sui tre percorsi della fede di S. Paolo, S. Benedetto, S.Francesco, la seconda si è svolta nella splendida cornice del settecentesco Palazzo Lercari di Albano Laziale, sede del Museo Diocesano, con una attenzione particolare ai tessuti sacri provenienti dal territorio della diocesi. Con il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, la mostra è poi giunta a Sora (Fr), nel Museo della Media Valle del Liri, presentando le preziose vesti delle Madonne Addolorate e in particolare l’enorme manto di Santa Marìa de la Esperanza Macarena proveniente da Siviglia. L’esposizione nel Museo Diocesano di Gaeta è stata incentrata sulla Madonna del Rosario e ha approfondito il restauro di alcune “Madonne vestite” locali, con i loro oggetti di corredo: in particolare il manichino e le vesti della Madonna della cintura (o della cintola) di Gaeta e l'abito antico della Madonna del Rosario di Casalattico. Ad Arpino (Fr), un’ulteriore edizione è stata dedicata alla Madonna di Loreto, culto particolarmente sentito nella Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, dove si diffuse sin dal XV secolo.

Oggetto di cure amorevoli, questi simulacri della Vergine si dotavano nel tempo di monili preziosi e ricche vesti, cucite dalle stesse donatrici, raccontando storie di un ricco patrimonio antropologico, oltre che artistico e storico.

La nuova tappa di “Tessere la Speranza” nella Basilica dell’Aracoeli a Roma arricchisce, assieme all’aspetto cultuale delle vesti stesse, l’indagine sulle manifatture, l’artigianato e la ricchezza compositiva che sono parte della storia della città di Roma e del territorio regionale.

All’evento inaugurale, allietato dal Coro Vocalia Consort, intervengono: Padre Orazio Castorina, Rettore della Basilica dell’Aracoeli; Margherita Eichberg, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’ area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale; Alfonsina Russo, Direttore del Parco Archeologico del Colosseo; Saverio Urciuoli, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti;  Padre Alvaro Cacciotti, docente della Pontificia Università Antonianum; Mario Pesce, docente presso l’Università degli Studi Roma Tre; Elisabetta Silvestrini e Alessandro Simonicca, docenti presso La Sapienza-Università di Roma.

Conclude Tiziana Coccoluto, Capo di Gabinetto del MIBACT

Informazioni: 

Basilica di S.M. in Aracoeli, Scala dell’Arce Capitolina tel: 06/69763837; 06/69763839

Soprintendenza: 06/67233002-3

La mostra è visitabile tutti i giorni, nella navata destra della Basilica, nell’orario di apertura (dalle 8.30 alle 18.30).