Conferenza dal titolo: “I restauri delle Scuderie papali di Giulio II a Viterbo. La ‘resurrezione’ di un’architettura di Bramante.”

Palazzo Patrizi Clementi, Piano Nobile Via Cavalletti 2, Roma - SABAP-RM-MET

12 aprile 2018, ore 16.00 - Conferenza

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Tornano gli incontri con gli esperti a Palazzo Patrizi Clementi, sede della Soprintendenza. La prof.ssa Simonetta Valtieri, Ordinario di Restauro architettonico, già docente presso l’Università degli Studi di Reggio Calabria, illustra i risultati dei recenti restauri delle Scuderie papali di Giulio II a Viterbo, che ha seguito come coordinatrice del progetto e direttore artistico dei lavori.

Bramante, chiamato da papa Giulio II a ristrutturare la Rocca Albornoz di Viterbo, divenuta residenza pontificia – come testimoniano documenti del 1506 e del 1508– effettua una radicale modifica del complesso, dotandolo di Scuderie monumentali, esterne ma vicine al palazzo. Queste, adibite nell’800 a Carceri, dopo i bombardamenti del 1944 con il crollo della copertura e delle crociere – poggianti su 24 colonne in peperino alte circa 5 metri non più visibili – erano state abbandonate, provocando il progressivo degrado della struttura, destinata alla distruzione per costruire un nuovo edificio. La ricerca storica ne ha innescato il salvataggio, consentendo di farla vincolare e di sensibilizzare le Istituzioni locali. I lavori di recupero, iniziati nel 2015 – dopo la complessa attività di liberazione e selezione delle macerie e le varie indagini necessarie – sono oggi terminati. Il rinvenimento di tutte le colonne (o dei loro pezzi), ha reso possibile consolidarle e riposizionarle sulle loro basi, ricostruendo, nella porzione Sud, le parti necessarie a rievocare l’antica spazialità interna delle Scuderie e a suggerirne la configurazione esterna, utilizzando il materiale lapideo derivato dai crolli, seguendo la prassi di un antico cantiere. Tale scelta ha riguardato anche la restituzione di due crociere, mentre tutte le altre sono state realizzate con tecniche e materiali moderni. La zona Nord è stata lasciata scoperta come un ‘sito archeologico’, con le colonne riposizionate, e nella parte centrale dell’edificio è stata conservata la memoria della storia ottocentesca in alcuni lacerti delle Carceri. La scelta progettuale nel restauro attuato è stata condizionata dalla grande quantità di materiale autentico rinvenuto tra le macerie, che ha consentito la ‘resurrezione’ di un monumento di indiscusso valore storico e architettonico.

Informazioni e prenotazioni:  06/67233002-3


Simonetta Valtieri, laureata in Architettura a Roma nel 1971, ha svolto con continuità attività di ricerca presso l’Istituto di Storia dell’architettura diretto da Guglielmo De Angelis d’Ossat, poi del Dipartimento di Storia dell’architettura e restauro dell’Università di Roma La Sapienza, fino al 1986, quando, vincitrice di concorso nazionale, ha preso servizio presso l’Università degli Studi di Reggio Calabria come Ordinario di Storia dell’Architettura e dal 1999 di Restauro architettonico. Ponendosi come obiettivo la ricerca applicata al patrimonio architettonico ed urbano e ambientale, finalizzata alla sua tutela, recupero e valorizzazione, nel 1989 ha fondato un Dipartimento a carattere interdisciplinare, il  PAU (Patrimonio Architettonico e Urbanistico), di cui è stata Direttore fino al 1998, poi negli anni 2004-2010 e 2012-2015. È stata Presidente del Corso di Laurea in Storia e Conservazione dei beni architettonici e ambientali (1989-1996 e 1998-2004) e del Corso di Laurea magistrale in Architettura-Restauro dal 2010 al 2016. Ciò gli ha consentito di instaurare uno stretto rapporto tra ricerca e didattica, finalizzata alla formazione di professionalità culturalmente e tecnicamente preparate ad affrontare il progetto di "conservazione" del patrimonio architettonico ed urbano. Nel 1991 (dal VII ciclo) ha fondato il Dottorato in Conservazione dei beni architettonici e ambientali – di cui è stata coordinatrice fino al XXVIII ciclo – diversificato in 3 curricula: storia, conservazione dell'architettura e dell'ambiente e valutazione economica dei progetti. Nel 1991 ha fondato la Rivista semestrale Quaderni del Dipartimento PAU, arrivata fino al n°40, accogliendo contributi di autori italiani e stranieri. Nel 2003 ha creato il Laboratorio M.A.Re (Materiali Analisi Restauro) di cui è stata Direttore fino 2016, finalizzato alla ricerca sperimentale, con una sezione dedicata alla conoscenza attraverso il rilievo Scanner 3d.

È autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate e volumi che attestano un particolare interesse nei confronti della storia urbana e del Rinascimento, e di problematiche inerenti il restauro e la conservazione degli edifici storici. Ha organizzato e relazionato in oltre 100 convegni nazionali e internazionali. Dal 2010 è Membro eletto del Comitato Direttivo dell’ICOMOS-Italia. Nel 2015 ha fondato l’Associazione culturale “RinascimentiAmo: un Futuro per il Passato”, che attraverso azioni di “riscoperta”, di sensibilizzazione e di valorizzazione del Patrimonio storico e artistico, materiale e immateriale – visto come risorsa culturale e anche economica utile allo sviluppo sostenibile dei vari territori – si propone di farlo “Rinascere” riportandolo nel presente e proiettandolo nel futuro.