Vulci (VT). Ripresa degli scavi nella ricchissima necropoli etrusca di Poggio Mengarelli
14/10/2016
La recente ripresa degli scavi nella ricchissima necropoli etrusca di Vulci, condotti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale in collaborazione con la Fondazione Vulci e con il contributo del Comune di Montalto di Castro, ha prodotto da subito i primi importanti risultati. Ci troviamo su una delle tre alture che costituiscono la necropoli di Poggio Mengarelli, proprio dove qualche mese fa è stata rinvenuta a seguito di un intervento clandestino l’oramai famosa Tomba dello Scarabeo Dorato, nella quale era stata sepolta intorno al 700 a.C. una giovinetta etrusca, accompagnata da un ricco corredo di gioielli di bronzo, argento, oro e ambra. Le indagini si sono concentrate immediatamente a nord della sopracitata tomba, individuando oltre 20 sepolture, alcune intatte altre già depredate, riferibili principalmente alla fase etrusca di fine VIII-inizi VII sec. a.C. e a quella ellenistica di fine IV-III sec.a.C. Le ricerche archeologiche continueranno, grazie al contributo del Comune di Montalto di Castro, sino almeno alla fine del 2016.
“Ci troviamo di fronte a un contesto eccezionale - ha chiarito il Soprintendente Alfonsina Russo – come già dimostrano questi primi interessantissimi rinvenimenti, che ci consentirà finalmente di capire lo sviluppo topografico e strutturale della necropoli settentrionale vulcente, sciogliendo finalmente anche i numerosi dubbi che accompagnano i contesti funerari di questo periodo, spesso isolati o decontestualizzati”.