INTERVENTO DI SOMMA URGENZA NELLA VILLA DI TRAIANO AD ARCINAZZO ROMANO (RM)

25/11/2021

Fig. 1 - Assonometria e pianta dei resti della villa
Fig. 1 - Assonometria e pianta dei resti della villa

     È stato effettuato durante lo scorso aprile l’intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza dell’ambiente XXIV, situato nella platea inferiore della villa di Traiano ad Arcinazzo Romano, che si estende per circa cinque ettari alla base del monte Altuino, nel territorio del piccolo municipio di Afilae (odierna Affile). La villa si data alla fine del primo ventennio del II secolo sulla base del rinvenimento, nell’Ottocento, di tubi plumbei (fistulae aquariae) con inscritta la titolatura imperiale, risalenti al 114-116 d.C.

     Le caratteristiche del luogo (un altopiano circondato di monti, ricco in antico di selvaggina) fanno ritenere che il complesso fosse frequentato, oltre che per il soggiorno estivo, per battute di caccia. Pertanto è quasi sicuramente da riferire alla villa il passo di Plinio il Giovane (Panegirico, 81) ove si sottolinea la passione di Traiano per i monti, i boschi e la caccia, alla quale si affiancava quella per il mare e la navigazione.

     Gli scavi hanno interamente riportato alla luce (anni 1999-2011) solo le strutture della platea inferiore, che aveva carattere ufficiale e di rappresentanza. Sorretta da un lungo terrazzamento a contrafforti, comprendeva un giardino porticato con due bacini-fontana alle estremità, sul quale si affacciava un blocco di ambienti monumentali raccolti ai lati di un grande triclinio con ninfeo sul fondo, fiancheggiato da due atri e da sale per gli ospiti di riguardo, lussuosamente ornate. Nella più vasta platea superiore, ove sono state condotte solo prospezioni elettromagnetiche, sorgevano il palatium privato, che mostra un impianto più articolato, rivelatore forse del progetto di un nuovo architetto, e un edificio termale.

      L’ambiente XXIV, di forma quasi quadrata (m 5,60 x 5.20), si trova sul lato Nord del triclinio. È accessibile da un lungo corridoio pavimentato con mosaico bianco ed è uno dei pochi vani che, non raggiunti dalle spoliazioni dei secoli scorsi, conserva ed ha restituito numerosi elementi della ricca decorazione in marmo, pittura e stucco.

     Realizzato nella tipica muratura della villa (opus mixtum di tasselli calcarei e liste di mattoni su nucleo cementizio) e per metà scalpellato nel banco roccioso, risulta quasi completamente ipogeo e per questo motivo fu protetto dall’umidità mediante un’intercapedine costituita da una stesura di tegole.

      Le infiltrazioni di acqua stavano provocando la caduta della cortina muraria e il distacco delle tegole e dello zoccolo marmoreo che si conserva in situ insieme al pregevole pavimento in opus sectile di marmi colorati. Si è quindi rimosso l’interro che gravava alla sommità dei muri perimetrali, ove è stato realizzato un sistema di raccolta e scolo, riaprendo anche un pozzetto collegato a canalizzazioni sotterranee. Tegole e lastre dello zoccolo sono state nuovamente fissate alle pareti e, per motivi di sicurezza e conservazione, il pavimento è stato protetto con geo-tessuto e strato cementato, lasciando solo una piccola “asola” al centro che consentirà ai visitatori di apprezzare la bellezza del motivo geometrico e dei marmi scelti: un elaborato tappeto, finora senza confronti, realizzato con la cosiddetta quadricromia neroniana (pavonazzetto, giallo antico, porfido rosso e porfido verde o serpentino), nata all’epoca di Nerone, ma diffusa anche nei secoli posteriori, che, unendo quattro moduli-base ottagonali, realizza una vivace successione di tondi pieni o racchiudenti quadrati e triangoli con due lati concavi.

     Il registro inferiore del rivestimento parietale, rinvenuto in crollo, è stato già da tempo ricomposto ed è conservato all’interno del locale Antiquarium: si compone di grandi specchiature quadrate, sormontate da lastre rettangolari, entrambe bordate da listelli colorati e separate da lesene con capitellini corinzieggianti in elegante bicromia: marmo bianco lunense/porfido verde (Zaccaria Mari).

Fig. 1 - Assonometria e pianta dei resti della villa
Fig. 1 - Assonometria e pianta dei resti della villa

Fig. 2 - Area di intervento
Fig. 2 - Area di intervento

Fig. 3 - Pozzetto
Fig. 3 - Pozzetto

Fig. 4 - Pavimento dell'ambiente XXIV
Fig. 4 - Pavimento dell'ambiente XXIV

Fig. 5 - Particolare del pavimento
Fig. 5 - Particolare del pavimento

Fig. 6 - Sistemazione dell'ambiente XXIV
Fig. 6 - Sistemazione dell'ambiente XXIV

Fig. 7 - Decorazione parietale
Fig. 7 - Decorazione parietale