INTERVENTI DI SOMMA URGENZA NEL TERRENO CON I RESTI DI UNA VILLA ROMANA IN USO ALLA SOPRINTENDENZA

09/12/2021

Fig. 5 - Interno della cisterna
Fig. 5 - Interno della cisterna

Nel 2020 e 2021 con due successivi interventi di somma urgenza la Soprintendenza ha provveduto a mettere in sicurezza e ad avviare la valorizzazione del terreno con resti di una villa rustica, identificabile verosimilmente con quella attribuita, sulla base di un’iscrizione letta nei secoli scorsi nelle vicinanze, a T. Marcius.

Il terreno, situato a Tivoli, lungo la via Tiburtina-Valeria presso il Bivio di San Polo, rimasto fortunatamente integro fra i palazzi di una lottizzazione, è stato affidato nel novembre 2020 dal Demanio dello Stato in uso governativo alla Soprintendenza, affinché venga utilizzato per attività didattiche rivolte alle scuole del territorio e alle università.

Con il primo intervento il bene è stato recintato e ripulito dai numerosi scarichi edilizi moderni che, essendo diffusi su gran parte della superficie, inibivano di fatto qualsiasi indagini archeologica.

In seguito sono stati sistemati al centro dell’area elementi architettonici lapidei, rintracciati nelle proprietà vicine, ed è stato effettuato un saggio di scavo, il quale ha dimostrato che le strutture dell’edificio rustico-abitativo della villa si trovano, per effetto del dilavamento del pendio a quota superiore, a notevole profondità.

Con il secondo intervento è stata evidenziata, liberandola dalla vegetazione e da superfetazioni, l’unica struttura interamente visibile nel terreno: una lunga cisterna rettangolare semi-ipogea in opera cementizia coperta con volta a botte, tuttora contenente acqua. È databile in età imperiale (I-II sec. d.C.), mentre nei fondi privati verso valle risultano inglobati in moderne costruzioni tratti di muri sostruttivi pertinenti alla prima fase costruttiva della villa (II-I sec. a.C.).

Lo scavo tutt’intorno al perimetro della cisterna ha evidenziato una serie di lunghi speroni che rinforzavano la parte verso valle fuoriuscente dal suolo; su quella più a monte, invece, doveva estendersi una terrazza pavimentata in cocciopesto che fungeva da vasca di raccolta per l’acqua piovana. L’intonaco impermeabilizzante rivestiva anche, ad eccezione del tratto completamente ipogeo, le pareti del vano interno.

Con l’arrivo della buona stagione l’area sarà inaugurata e diventerà oggetto di visite guidate (Zaccaria Mari).

Fig. 1 - Localizzaione nella carta archeologica di Tivoli
Fig. 1 - Localizzaione nella carta archeologica di Tivoli

Fig. 2 - La cisterna durante la ripulitura
Fig. 2 - La cisterna durante la ripulitura

Fig. 3 - La cisterna dopo la ripulitura
Fig. 3 - La cisterna dopo la ripulitura

Fig. 4 - La cisterna dopo la sistemazione
Fig. 4 - La cisterna dopo la sistemazione

Fig. 5 - Interno della cisterna
Fig. 5 - Interno della cisterna